Home Unione Sindacale di Base Ryanair lancia una petizione contro il diritto di sciopero. Fermiamo l’avvoltoio!
Ryanair lancia una petizione contro il diritto di sciopero. Fermiamo l’avvoltoio!

Ryanair lancia una petizione contro il diritto di sciopero. Fermiamo l’avvoltoio!

273
0

29/02/2016

Sul sito Ryanair, in un riquadro in basso, c’è l’immagine accattivante di un bimbo e di un papà, è accompagnata dalla scritta Stop agli scioperi e mantenere aperti i cieli d’Europa. Si tratta della petizione “Mantenere aperti i cieli d’Europa”, promossa da Ryanair e indirizzata alla commissione e al parlamento europeo per limitare il diritto di sciopero dei controllori di volo.
La petizione prende di mira i controllori di volo, ma apre un principio che è estensibile a tutti i settori del trasporto aereo e oltre. Solo qualche mese fa associazioni padronali e  Governo hanno utilizzato un’assemblea sindacale al Colosseo, autorizzata e comunicata per tempo, per varare una legge che estende la limitazione del diritto di sciopero ai musei. I siti museali con quel decreto vengono equiparati ai servizi essenziali, con buona pace dei lavoratori, precari e stabili, che vengono privati del diritto di protestare di fronte al blocco delle assunzioni e dei contratti.
E come non ricordare che proprio nel trasporto aereo nell’ultimo decennio ci sono stati in Italia migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori licenziati: colpire il diritto di sciopero vuol dire disarmare ulteriormente chi lavora per poter licenziare più facilmente.
Ryanair è salita più volte alle cronache per i suoi comportamenti antisindacali e nel passato è stata da noi oggetto di  denunce ed esposti alla magistratura, ma con questa petizione fa un salto di qualità assumendo un vero e proprio ruolo “politico”.
Da tempo i lavoratori aeroportuali e dei trasporti vengono usati come capro espiatorio dei disservizi provocati dalle aziende. Vale la pena ricordare i tentativi di aggressione e gli insulti, dei “viaggiatori” inferociti nei confronti dei lavoratori dell’aeroporto di Fiumicino o le quotidiane cronache di autisti pestati.
Non più cittadini,  non più persone, ma indistinti  “utenti/consumatori” che  facendo leva su un giusto risentimento causato dai disservizi prodotti da aziende ed istituzioni, diventano “massa di manovra” da scagliare contro i lavoratori.
La petizione di Ryanair è l’ultimo atto della campagna politica avviata dalle lobbies padronali europee e che viene scandita da Bruxelles, centro politico e amministrativo dell’UE.
Le risposte che il padronato si dà per affrontare la crisi economica, prevedono la riscrittura in peggio dei diritti e delle forme di impiego,  e non accettano che i lavoratori si rappresentino in forma organizzata.
Contro l’attacco al diritto di sciopero e alle libertà sindacali sono scese in campo, da tempo, le organizzazioni sindacali di classe europee legate alla Federazione Sindacale Mondiale, tra queste l’USB.
Nel nostro paese il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente garantito. Ad ottobre andremo a votare un referendum confermativo sulle modifiche alla costituzione definite dal governo Renzi e approvate dalla maggioranza parlamentare: dobbiamo dare un segnale forte di dissenso.   Noi voteremo NO per difendere tutti i diritti tutelati dalla costituzione, anche quelli non previsti dal quesito referendario, anche il diritto di sciopero.

(273)

USB

LEAVE YOUR COMMENT

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Vai alla barra degli strumenti