Home Società Immigrazione DICIOTTI – FATELI SBARCARE : Appelli e manifestazioni per i migranti imprigionati

DICIOTTI – FATELI SBARCARE : Appelli e manifestazioni per i migranti imprigionati

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FATELI SBARCARE SUBITO !

Mobilitazione di associazioni e cittadini per i migranti imprigionati da Salvini

Articolo di Pietro Venier
Riprese del presidio antirazzista a cura di – Global Project

Restiamo Umani148 persone sono ancora tenute in ostaggio sulla nave Diciotti dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e dal Governo Conte. Si tratta di persone (uomini, donne e bambini) salvati dalla Guardia Costiera italiana da un naufragio. Si tratta di persone che hanno bisogno, come certificato dalla stessa magistratura, di assistenza medica e psicologica. Si tratta di persone che hanno diritto di asilo e protezione e che invece vengono tenute in ostaggio per fare pressioni sugli altri paesi europei. Non si era mai visto un governo che impediva l’approdo ad una nave del proprio esercito. Non si era mai visto un Ministro dell’interno che inviava ordini via Twitter ai propri sottoposti. Non si era mai visto ma oggi accade sotto i nostri occhi attoniti. Eppure c’è chi non tace di fronte ad una tale protervia. Dai Sindaci che hanno offerto i propri porti alle associazioni che manifestano, dalle agenzie internazionali per i diritti umani ai singoli cittadini che esprimono la loro indignazione sta crescendo un moto di protesta che chiede semplicemente “FATELI SBARCARE”. Liberate subito questi ostaggi dei vostri giochi politici. Chi soffia sul razzismo, chi alimenta il vittimismo aggressivo, chi vuole nuovi nemici su cui scaricare la rabbia sta organizzando una enorme arma di distrazione di massa per impedire a tutti noi, nativi e migranti, di riconoscere chi è causa delle diseguaglianze, delle ingiustizie, delle violenze pianificate che spingono milioni di persone a scappare dalle proprie terre. Fateli sbarcare e fateli parlare perchè possano raccontarci da dove vengono, cosa hanno affrotato, cosa sperano di trovare qui, dall’altra parte di quel Mare che un tempo era la culla della Civiltà e dove oggi affonda l’Umanità.

APPELLO : Fateli sbarcare!!

La Tavola della pace condivide e rilancia l’appello dell’Onu, dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e di tutti quelli che esortano il governo italiano a consentire ai rifugiati e migranti salvati a bordo della nave costiera italiana Diciotti a sbarcare.

Quello che sta succedendo è scandaloso e inaccettabile!

Non si tratta solo della nostra umanità. Alcune delle più importanti conquiste degli ultimi decenni rischiano di essere cancellate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità di ogni persona, il principio di uguaglianza e di giustizia, il dovere di soccorrere, il principio di non respingimento, la democrazia, la nostra Costituzione, l’Unione Europea, l’Onu…

La negazione e il disprezzo della dignità e dei diritti umani hanno già portato a terribili atti di barbarie che non si devono più ripetere!!!

Dobbiamo reagire!

Invia subito la tua adesione al Comitato promotore Marcia PerugiAssisi, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 075/5736890 – cell. 335.6590356 – fax 075/5739337 – email adesioni@perlapace.itwww.perlapace.it

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Appello dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni esortano il governo italiano a consentire ai rifugiati e migranti salvati a bordo della nave costiera italiana Diciotti a sbarcare.
Alcune persone vulnerabili – tra cui 17 persone bisognose di assistenza medica e 27 minori non accompagnati – hanno già avuto il permesso di lasciare la nave per motivi umanitari. 150 passeggeri – tutti adulti – restano attualmente a bordo della Diciotti, attraccata nel porto siciliano di Catania dal 20 agosto.
“Accogliamo con favore gli sforzi compiuti dalla Guardia Costiera italiana nel salvare la vita di questi uomini, donne e bambini, ma è necessaria una risoluzione urgente a questa impasse”, ha dichiarato Roland Schilling, Vice Rappresentante regionale dell’UNHCR a Roma. “Molti tra coloro che sono a bordo potrebbero aver bisogno di protezione internazionale e hanno già affrontato esperienze incredibilmente traumatiche”.
Pur accogliendo con favore la decisione dell’Italia di consentire lo sbarco ad alcune delle persone più vulnerabili, resta fondamentale consentire a tutti coloro che rimangono sulla nave di sbarcare in quanto i loro bisogni umanitari non possono essere pienamente soddisfatti a bordo.
“I migranti che arrivano dalla Libia sono spesso vittime di violenze, abusi e torture, le loro vulnerabilità dovrebbero essere tempestivamente e adeguatamente identificate e affrontate” ha aggiunto Federico Soda, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM e Capo di Missione per l’Italia e Malta.
Mentre il numero di persone che arrivano in Europa via mare è diminuito drasticamente, più di 1.500 persone sono morte nel Mar Mediterraneo solo quest’anno. Senza meccanismi di sbarco tempestivi e prevedibili insieme a forti dimostrazioni di solidarietà per le persone soccorse, potrebbero esserci dei ritardi nel rispondere alle richieste di soccorso – mettendo potenzialmente a repentaglio la sacralità del principio del salvataggio in mare. La solidarietà, il sostegno e la collaborazione europei sono diventati più importanti che mai.
Negli ultimi mesi, l’UNHCR e l’OIM hanno chiesto un accordo regionale per il salvataggio e lo sbarco delle persone in difficoltà nel Mar Mediterraneo.

Roma, 23 agosto 2018

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LiberaRete Associazione di Promozione sociale LiberaRete

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