PCV: abbiamo inflitto una strategica sconfitta all’imperialismo e al sionismo internazionale
PCV: abbiamo inflitto una strategica sconfitta all'imperialismo e al sionismo internazionale
Caracas, 8 Ottobre 2012, Tribuna Popular TP
L'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista del Venezuela (PCV) ha valutato la giornata elettorale vissuta nella giornata di ieri dai venezuelani, mettendo il risalto il fatto che il popolo e le forze rivoluzionarie, guidate dal rieletto presidente Hugo Chavez Frias, hanno inflitto una sconfitta strategica all'imperialismo e al sionismo con la travolgente vittoria popolare del 7 ottobre.
"Come abbiamo detto, ieri era in gioco non solo la presidenza di Hugo Chavez Frias, ma il destino della patria venezuelana, latino-americana e la possibilità di proseguire nell'accumulazione di forze, nazionali e internazionali nell'interesse dei popoli del nostro continente", ha dichiarato il segretario generale del PCV, deputato Oscar Figuera.
Il leader comunista, a nome del PCV ha inviato un saluto a tutto il popolo venezuelano, a tutti coloro che ieri hanno espresso il loro voto, indipendentemente dalla posizione politica che avevano.
"Vogliamo rivolgere un saluto a tutto il popolo venezuelano, senza eccezioni, che ieri in massa ha partecipato a un esercizio pratico di protagonismo popolare, che si è andato costruendo in questo processo, esercitando il diritto di decidere chi deve guidare i destini del paese" ha affermato Figuera.
In questo ringraziamento il PCV include anche i popoli del mondo che hanno espresso la loro solidarietà con il processo bolivariano, per questo "possiamo affermare che abbiamo ottenuto una schiacciante vittoria popolare e allo stesso tempo, abbiamo inflitto una strategica sconfitta alle forze dell'imperialismo, che alleate con il sionismo internazionale hanno cercato di spingere indietro la ruota della storia".
I risultati elettorali meritano e richiedono una lettura critica
Il PCV ha manifestato la sua felicità per il trionfo ottenuto con la ri-elezione del presidente Chávez per il prossimo periodo presidenziale, ma ha anche sottolineato: "Non ci uniformeremo".
Il leader ha aggiunto: "Questa, dal nostro punto di vista, è una vittoria popolare con dei punti fermi, questi risultati implicano un messaggio di sostegno e impegno per il processo, ma, allo stesso tempo, il modo in cui si distribuiscono i voti dell'alleanza anti-imperialista, indica la criticità del messaggio".
Figuera ha invitato le forze del processo a compiere una valutazione profondamente critica per determinare quali sono i nostri punti di forza, che sono molti ed enormi, per potenziarli e approfondirli, ma anche di identificare gli errori.
Questi errori "meritano" di esser individuati, di essere corretti con i lavoratori e le lavoratrici, con la partecipazione attiva delle comunità e delle popolazioni indigene; con le correnti popolari cristiane che si identificano con questo processo di cambiamento. Correggerli con i metodi che provengono dalla classe operaia e dal movimento generale dei lavoratori e lavoratrici, che vanno chiedendo che vi sia una corrispondenza con il discorso della costruzione di una società socialista e le forme, i metodi ed i modi, non solo per la produzione, ma anche per la direzione dei centri di produzione", ha richiesto il leader comunista.
Altro messaggio che ci giunge da questi risultati elettorali, è la reiterata necessità di progredire nella costruzione di una Direzione Collettiva del processo bolivariano, che insieme con il presidente Chavez, porti alla successiva tappa. "Questo è un altro dei messaggi che ci lasciano le elezioni di ieri", ha detto.
Il PCV legato alla rivoluzione venezuelana
Il Partito Comunista del Venezuela ha ribadito il suo impegno storico per la rivoluzione venezuelana, continentale e mondiale, sempre coerente con la lotta anti-imperialista e per il socialismo, "e tuttavia, essendo un'organizzazione politica e rivoluzionaria, marxista-leninista e bolivariana, è obbligata a mantenere un profilo propositivo, critico e di totale autonomia ", ha detto Figuera.
"Questo siamo stati e questo continuiamo ad essere. Una forza impegnata per i cambiamenti rivoluzionari in Venezuela, nel continente e nel mondo, solidale, comunista e siamo disposti a fornire i nostri sforzi per far progredire la rivoluzione. Ciò ci impone l'obbligo di sostenere una profonda costruzione collettiva della nostra linea politica e la sua espressione, in modo sovrano, indipendente, critico e propositivo", ha sottolineato.
Questa linea politica si unisce alla politica di unità più ampia anti-imperialista che attualmente si esprime nel Grande Polo Patriottico (GPP) e nella costruzione di un Blocco Popolare Rivoluzionario più avanzato che permetta la lotta per la costruzione del socialismo.
Il voto al PCV è un voto qualitativamente superiore
Il PCV valuta positivamente il grande balzo ottenuto nelle votazioni per il Presidente nella scheda elettorale del Partito, che ha incrementato il risultato di oltre il 37% rispetto al 2006.
"Riconosciamo, valorizziamo e ringraziamo i lavoratori e le lavoratrici, la classe operaia, i settori contadini, l'intellighenzia rivoluzionaria, la gioventù ribelle, i settori religiosi progressisti della Teologia della Liberazione e, in generale, le comunità organizzate che hanno espresso la loro decisione di sostenere il Presidente Hugo Rafael Chavez Frias con un voto di qualità, nella scheda del Partito Comunista del Venezuela ", ha elogiato il dirigente.
Il Partito Comunista del Venezuela, con i dati pubblicati dal CNE alla fine della scrittura di questo articolo, ha ottenuto quasi mezzo milione di voti a livello nazionale, con un 3,28%. "Questa è la nostra corretta politica di alleanza ampia di unità popolare anti-imperialista, che deve portarci al rafforzamento del nostro partito", ha detto.
Aggiungendo che non solo si deve avere una direzione collettiva per determinare le grandi linee del processo, ma che deve esserci anche nei ministeri, nelle imprese amministrate dallo Stato, ecc.
"Dobbiamo rompere con la concezione della direzione unilaterale, della subordinazione verticale, che è la maniera di direzione imposta dal capitalismo e dall'imperialismo, per poter veramente progredire nella direzione di nuovi rapporti sociali di produzione che vanno esprimendo una nuova qualità del processo politico venezuelano", ha evidenziato Figuera.
Il PCV nel valutare i voti "ottenuti dal Partito Comunista" riconosce che questo risultato raggiunto in queste elezioni, al di là della votazione propria del partito, è il risultato di diverse correnti del movimento operaio e del movimento popolare che sono state espresse in un voto qualitativo in queste elezioni.
"Vogliamo riconoscere questo e vogliamo dire che questo non è qualcosa che si limita alle elezioni del 7 ottobre e niente di più, ma che fa parte di un progetto di linea politica che va costruendosi, di unità rivoluzionaria", ha detto Figuera.
Dall'analisi del PCV delle ultime elezioni presidenziali, si evince che nel 2000 il PCV ha contribuito alla candidatura di Chávez per 1 voto ogni 67 voti ottenuti, quest'anno attraverso la scheda del PCV, ha portato 1 voto ogni 17 voti.
"E' un riconoscimento di ampi settori che vedono nel Partito Comunista una condotta di coerenza e militante lealtà rivoluzionaria, lealtà che indica dove devono essere corrette le cose, dove ci sono gli errori. Perché la lealtà rivoluzionaria non è dire sì a tutto incondizionatamente. Chi è leale e rivoluzionario è critico e autocritico", ha concluso.
www.resistenze.org – popoli resistenti – venezuela – 09-10-12 – n. 424
da Tribuna Popular – http://tribuna-popular.org/index.php/en/comite-central/1525-pcv-le-hemos-acertado-una-estrategica-derrota-al-imperialismo-y-al-sionismo-internacional
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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