Home Territori Lombardia TRASPORTI Pavia: Licenziamenti e denunce sul nuovo appalto

TRASPORTI Pavia: Licenziamenti e denunce sul nuovo appalto

372
0

INTERPELLANZA DI M5S. DURO ATTACCO ALLA GIUNTA PD. INCHIESTA E LICENZIAMENTI SULLA GARA DI APPALTO

456 addetti al servizio, altri 56 lavoratori nelle aziende in sub-appalto, ma il capitolato di gara ne prevedeva solo 406. Dal metano si torna al gasolio e oltre 100 lavoratori sono a rischio.

Interviste a cura di Alfredo Comito  LiberaRete – Libera.tv

______________________________________________________________________________________________________________________________________

LiberaTv TRASPORTI PAVIA (3).Movie_IstantaneaPAVIA – Consiglio comunale aperto a Pavia sul Trasporto Locale per una interpellanza presentata al Sindaco Massimo Depaoli sul TPL Autoguidovie, che ha condotto in aula oltre quaranta lavoratori per il momento licenziati. Ma licenziati sono stati tutti gli oltre quattrocento lavoratori dei trasporti locali di Pavia, che di fatto hanno dovuto dimettersi per poi essere riassunti (non tutti) dal vincitore dell’appalto unico Autoguidovie , perdendo così anzianità e la tutela dell’art.18.

“-se risulta che Autoguidovie stia assumendo decine e decine (si parla di 50) di autisti non precedentemente occupati presso l’appalto del TPL;

– se risulta che i lavoratori degli appalti e sub-appalti TPL non riassunti alla data del 3 aprile saranno circa 50 (ci sono a riguardo diverse fonti. Quelle sindacali parlano di 53 non riassunzioni; i lavoratori di oltre 20).

Tale richiesta ha carattere di urgenza, al fine di chiarire il quadro dinnanzi ai lavoratori e alla cittadinanza, dati i colloqui e le prove che in queste ore Autoguidovie starebbe svolgendo per le assunzioni di 50 nuovi autisti e le richieste di chiarimento pervenute da diverse lavoratori TPL nell’assemblea pubblica dedicata al tema di lunedì scorso”

Questo il testo della interpellanza che interroga la giunta e il Sindaco del PD sulle azioni della società Autoguidovie e sul futuro dei lavoratori rimasti fuori. Il nuovo appalto ha ripercussioni oltre l’occupazione, e concerne la dismissione della flotta di autobus a metano voluta dalla precedente giunta di centro-sinistra anni addietro con investimenti di milioni di euro per un impianto di erogazione dello stesso.LiberaTv TRASPORTI PAVIA (2).Movie_Istantanea

Adesso il Comune di Pavia ha deciso di tornare indietro utilizzando bus a gasolio, decisamente più inquinante, in un territorio già afflitto da malattie legate alla cattiva qualità dell’aria. “Il PD ha messo la firma sul più grande licenziamento che si è avuto a Pavia nella storia recente” denunzia Giuseppe Polizzi, consigliere del Movimento cinque Stelle, che rivendica la critica mossa sulle deficienze del Capitolato di Appalto e sulle ripercussioni sui lavoratori e sull’ambiente.

Nei numerosi interventi in aula, nessuna critica alla gara di appalto per servizi pubblici, ma solo alle regole mal scritte. La domanda che sorge spontanea è: ma cosa dovrebbero saper fare gli amministratori pubblici se non amministrare la cosa pubblica invece di darla in appalto ai privati che, per ovvie ragioni, devono mirare al profitto e al contenimento dei costi? Costi come la manutenzione o i lavoratori per esempio.

Ma la politica in Italia ha da tempo smesso di gestire, di progettare il futuro. Il futuro si è ridotto alla durata del sub-appalto, delle concessioni pubbliche, e la politica si è ridotta ad amministrare un bazar di aste. Eppure, perfino la così tanto bistratta Europa prevede le Aziende Speciali, interamente pubbliche e sottomesse al controllo delle istituzioni pubbliche. Il perché in Italia non si voglia praticare questa strada che garantirebbe universalità e qualità del servizio, oltre alle garanzie dei lavoratori, risiede solo nella assenza della volontà politica di misurarsi con la sfida che questo comporta. Una sfida difficile, ma premiante, come dimostrano altri comuni in Italia e in Europa. Più trasporto pubblico e piste ciclabili, meno traffico automobilistico con calo delle polveri sottili. Copenaghen misura solo il 30% del traffico a motore e il risultato è frutto di investimenti sulla mobilità e sul trasporto pubblico meno inquinante. Possibile, dunque, ma non senza volontà. E sia ben chiaro: il trasporto locale è sempre pagato dal pubblico, dalle nostre tasche. Se qualcuno sorride all’idea del servizio pubblico gestito interamente dal pubblico, non lo fa il consigliere del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Polizzi che dichiara con forza che “i servizi pubblici devono restare in mano pubblica”. Della stessa opinione è l’intervento del rappresentante provinciale dei Trasporti della CUB (Confederazione Unitaria di Base) Luigi Battipaglia che accusa gravi responsabilità politiche nella vicenda.

(372)

LiberaRete Lombardia Profilo del gruppo lombardo dell'associazione LiberaRete che opera su Libera.Tv

LEAVE YOUR COMMENT

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Vai alla barra degli strumenti