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Disobbedire per crescere

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Prospettive sindacali del terzo millennio

Comune di Roma – Sala del Carroccio

Un confronto con tutto ill sindacalismo di baseconfronto tra le diverse realtà sindacali finalizzato a costruire una nuova conflittualità sulla base dei cambiamenti del nuovo millennio; cambiamenti che rendono evidenti maggiori poteri della nuova classe dominante che giorno dopo giorno nega i più elementari diritti alla classe lavoratrice: dalla cancellazione dell’Art. 18, all’annullamento della contrattazione collettiva, all’allungamento dell’età pensionabile partendo dalla Fornero fino agli attuali provvedimenti, ai continui tagli sulla scuola pubblica e sulla sanità; il tutto nella scellerata logica delle privatizzazioni. Quindi sulla base anche dei nuovi cambiamenti epocali dove le nuove tecnologie impongono nuovi comportamenti umani nella vita quotidiana, si vuole capire quali nuovi strumenti utili ad una nuova conflittualità che sia in grado a far fronte alla nuova classe padronale sempre più arrogante. Un ragionamento a 360 gradi che coinvolga tutti.

Durante le interviste si è trattato anche della Assemblea Nazionale degli iscritti e delegati USB ed è emerso un forte dissenso sulla introduzione di Guido Lutrario riportata da Contropiano dove su alcuni passaggi si evidenziano ancora dissapori nei confronti degli ex dissidenti che hanno scelto di uscire dall’ Unione Sindacale di Base dando vita al nuovo Sindacato Generale di Base. Ed inoltre è stato evidenziato che alla iniziativa sulle “prospettive sindacali del terzo millennio” erano invitati anche rappresentanti di USB che però non hanno partecipato.


Proibito fare interviste al Comune di Roma durante gli eventi; anche se richieste dalle organizzazioni dei medesimi eventi

Alla iniziativa organizza dalle RSU indipendenti del Comune di Roma gli organizzatori hanno invitato alla partecipazione “LiberaTV” affinché potesse riprendere l’evento, ma a sorprese dopo alcune interviste ai partecipanti la nostra testata è stata costretta a fare l’ultima intervista fuori dalla Sala del Carroccio nonostante l’iniziativa era stata autorizzata; finita l’ultima intervista l’operatore è rientrato in sale dove aveva lasciato l’attrezzatura ed a un certo punto da un vigile in borghese “che ha tirato fuori il tesserino” è stato invitato a consegnare l’attrezzatura, quindi l’operatore per evitare di consegnare telecamera ed attrezzatura si è visto costretto a lasciare la sala ed andare via.

Non è la prima volta che LiberaTV si trova coinvolta in questi eventi che dimostrano anch’essi una volontà di repressione e per assurdo, ora questa volontà si evidenzia anche nei dibattiti interni

 

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