BELLISSIMA : La fiera dell’editoria indipendente a Milano presso il Palazzo del Ghiaccio
Bellissima Fiera è stata l’occasione per i lettori di scoprire libri, seguire dibattiti e conoscere autori, per creare rete e innovare il modo di fare cultura in Italia
Interviste a cura di Jacopo Venier – LiberaRete – Libera.Tv
MILANO – Si è svolta a Milano “bellissima”, la fiera dell’editoria indipendente, presso il Palazzo del Ghiaccio, che ha voluto porre a confronto e in relazione librai, editori, scrittori, grafici e artisti col fine di sviluppare e sostenere una offerta culturale ricca nelle proposte e coraggiosa nelle scelte, che non sempre incontra i maggiori canali di distribuzione.
Libera.tv, media-partner dell’evento, ha raccolto le voci di alcuni dei protagonisti della tre giorni milanese.
Paolo Caffoni – Casa editrice Archive Books
Antonio Brizioli – Rivista Emergenze
Irene D’Intino – Biancoenero edizioni
Giuliana Fanti – Edizioni Corsare
Alessandro – Libreria Don Durito Milano
Matteo Carchella – Karma Factory Roma
Claudio Izzo – Stamperia del Valentino Napoli
Roberto – Archivio Moroni – Libreria Calusca City Lights Milano
Editoria indipendente? «Bellissima» e disobbediente
EDITORIA INDIPENDENTE E «BELLISSIMA». Libri, incontri, atelier e workshop gratuiti. Oggi appuntamenti con lo scrittore Serge Quadruppani e l’irriverente Zerocalcare
Autore Alias – Il Manifesto
Fonte :Nella elegante sede del Palazzo del ghiaccio a Milano, si è aperta ieri Bellissima – Fiera di libri e cultura indipendente. L’iniziativa che prosegue fino a domenica, con il patrocinio del Comune di Milano, è organizzata dalla cooperativa Doc(k)s – Strategie di indipendenza culturale. Dal grande successo di Book Pride, che ha avuto luogo nello stesso capoluogo lombardo l’anno scorso, Bellissima si sposta per rappresentare un’esperienza che dia conto di un confronto critico sui temi che percorrono l’intero mondo della cultura «non allineata» e che possa porsi non solo come una mera occasione di categoria. Non conforme quindi, anche a uno standard che immaginerebbe un progetto simile unicamente di sostegno ai piccoli editori, Bellissima desidera nei fatti e nel titolo stare sulla scena come eccedenza, superlativo sensibile all’imprevisto e al tempo e che veicola certo presentazioni e novità librarie ma non si muove solo attorno al mercato editoriale; piuttosto possa rappresentare il processo di partecipazione e cooperazione del lavoro culturale.
Sul filo di «urgenza e pazienza», due elementi che risuonano nel programma che si prefigge Doc(k)s, Bellissima è luogo di attraversamenti che aprono a differenti forme della scrittura per forare e raccontare, tagliare e ricucire le nuove fisionomie del libro, della lettura e dell’enorme lavoro che viene portato avanti da progetti apparentemente collaterali eppure cruciali. Appaiono così più chiari i percorsi plurali che si affacciano all’interno della location liberty di Via Piranesi, come cioè si dispongono i molti e le molte ospiti che affolleranno la fiera. Ottimi e numerosi gli editori presenti, da Sellerio a Lindau e Quodlibet, DeriveApprodi, Johan&Levi e Contrasto. Notevole la sezione a cura della berlinese ArchiveBooks dedicata a esperienze editoriali internazionali che non sono distribuite in Italia o che semplicemente sono di difficile accesso, come Spector Books (Lipsia), Sternberg Press, b_books ed Errant Bodies (Berlino), Valiz (Amsterdam), Occasional Papers, Bedford Press, AA Publications e Mute (Londra).
Dopo il riscontro degli incontri di ieri con l’attesissimo Frédéric Martel che, in seguito alla sua inchiesta sulle reti, ha parlato del futuro dell’editoria nell’epoca digitale, oggi sarà la volta dell’appuntamento con Marco Frullanti, autore del libro Il futuro degli ebook per le edizioni Nativi Digitali e della presentazione di Antropologie digitali del collettivo Ippolita (Jaka Book) introdotto da Marco Liberatore.
Raccolte di ulteriori mappe del presente sono gli incontri con Giorgio De Finis, curatore del volume Exploit. Come rovesciare il mondo ad arte (edizioni Bordeaux), discusso da Nicolas Martino, Massimo Mazzone e Andrea Facchi, ma anche L’anima al lavoro, per DeriveApprodi, di Franco Berardi Bifo in discussione con Ilaria Bussoni e Cristina Morini. Non potevano mancare infatti alcuni incontri sul lavoro e l’economia, in seguito all’incontro di ieri con Roberto Ciccarelli e Giuseppe Allegri a partire dal libro Il quinto stato, oggi è la volta della discussione intorno alla Carta dei diritti e dei principi del lavoro autonomo e indipendente a cura della Coalizione 27 febbraio, insieme al dibattito di domenica sulle alternative alla sharing economy condotto, tra gli altri, da Tiziana Terranova e Trebor Scholz. Ulteriore focus è dedicato alla relazione tra romanzo e mercato, a cura di Nanni Balestrini con la partecipazione di Aldo Nove, Paolo Fabbri, Daniele Giglioli e Angelo Guglielmi.
Attenzione per la filosofia, la narrativa, la musica e la psicoanalisi – un pomeriggio intero verrà dedicato domani alla figura di Elvio Fachinelli – spazio interessante verrà dato anche alla fotografia. Se ieri Maysa Moroni è stata seguita con interesse per il suo racconto esperienziale di lavoro come photo-editor, oggi spicca la conversazione sulla fotografia tra Tano D’Amico e Uliano Lucas. Una riflessione sulla connotazione e il ripensamento degli spazi, da quelli geopolitici sull’Europa agli urbani attraverso l’arte pubblica e le pratiche sociali, fino alle forme e i modelli delle stesse kermesse culturali.
Altri appuntamenti ridisegnano ulteriori cartografie critiche, come quello su archivi e documentari nell’arte contemporanea, a cura di Marco Scotini, Elena Volpato, Carlos Prieto del Campo e Paolo Caffoni in occasione della pubblicazione in inglese per la casa editrice Archive Books del volume Politics of Memory.
Ed è proprio questo l’augurio da porgere a Bellissima nel giorno della sua nascita: saper tessere memoria e realtà, ancora. E farsi grande.
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