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S. Maria della Pietà: balli in Campidoglio per l’uso pubblico

S. Maria della Pietà: balli in Campidoglio per l’uso pubblico

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Dopo l'approvazione della Delibera in consiglio, un momento per festeggiare e rilanciare la Campagna: attuazione immediata della consulta prevista dal testo, e discussione della proposta di legge. Nella piazza "Comune": in Campidoglio.

 

di Anna Maria Bruni

Il Campidoglio è dei cittadini. Così si potrebbe titolare la bellissima iniziativa che l’Associazione Ex Lavanderia ha organizzato ieri ai piedi del palazzo Senatorio.

Festeggiare l’approvazione della delibera lanciata dalla campagna “Si può fare!” per l’uso pubblico del S. Maria della Pietà, non mollare con la propria presenza finché la delibera non sarà attuata, e rilanciare la battaglia perché la Regione Lazio approvi la proposta di Legge.

Per questo la scelta è caduta sulla piazza “Comune”, insieme alla straordinaria suggestione del luogo, emozionante cornice delle tante espressioni artistiche trasferite per l’occasione dal Padiglione 31 dell’Ex Manicomio.

Danze popolari, dal Sirtaki alle bretoni alle tammuriate, e per la giornata dell’indipendenza del Perù bellissimi balli in costume eseguiti da piccoli danzatori, un reading teatrale attraverso estratti dello spettacolo “Umanità a numero chiuso” realizzato per il centenario dall’inaugurazione del S. Maria, il gruppo di percussioni brasiliane Criansa, trascinante più di un flauto magico, e per chiudere una straordinaria milonga popular fino a mezzanotte.

Un momento comune che ha rinsaldato i legami intorno alla battaglia per il S. Maria, attivando nuove adesioni e voglia di partecipazione. Preziosa, per un percorso che è ancora in salita.

Il Comune deve immediatamente attivare la consulta prevista dalla Delibera, che dovrà essere composta dalle realtà associative insieme a figure dello stesso Comune e della Regione. Uno strumento necessario per l’interlocuzione con la Regione, sulla base delle richieste di attivazione dei punti contenuti nella Delibera e previsti dalla proposta di legge.

Ma non solo. Il testo approvato prevede anche un protocollo d’intesa con la Regione, che non può bypassare la proposta di legge. Ciò significa che il Comune, approvando questa Delibera si è messo contestualmente nella posizione di chiedere alla Regione la discussione della legge.

Questi i tasselli che devono ancora andare a posto, ancora una volta ricordati con l’iniziativa di ieri.

Anche perché il giorno dopo l’approvazione della Delibera una nota della Regione, lanciando una inspiegabile polemica sulla proprietà del complesso, segnalava la presentazione di un piano “a settembre”, “sul quale – testuale – stiamo lavorando da mesi”.

La richiesta di un incontro al presidente Zingaretti e al vicepresidente Smeriglio, in quanto delegato al Giubileo straordinario, è partita immediatamente, per evitare inutili fraintendimenti e per avere risposte ben prima di settembre.

Si tratta di capire se c’è la volontà di realizzare un polo pubblico, a cominciare dalla riapertura degli ostelli, con i cittadini e le realtà associative che da anni si battono in questo senso e che su questo hanno presentato la proposta di legge, oppure no, ignorando che la democrazia partecipativa non è un fatto formale, ma l’unica via d’uscita dalla crisi e dal malaffare che governa la politica in questa città e in questa regione.

Il Comitato “Si può fare!”, l’Associazione Ex Lavanderia e tutti i cittadini che partecipano, attendono una risposta.

 

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