Home Attualità SGOMBERI A ROMA : ancora ruspe e sofferenza

SGOMBERI A ROMA : ancora ruspe e sofferenza

1.17K
0

RUSPE SENZA ALTERNATIVE

Demolito il campo di via delle Messi d'Oro ma il problema si sposta altrove


Roma. 13/05/2015
Da lunedi, decine di migranti stazionano in un parcheggio all'aperto con servizi igienici inutilizzabili. Incomprensibile il comportamento delle istituzioni che, a seguito di uno sgombero radicale con l'uso di mezzi pesanti, non hanno garantito alcuna sistemazione alternativa alle persone, molte delle quali bambini, che abitavano il campo. Movimenti, associazioni, e lo sdegno dei cittadini accompagnano la protesta spontanea ed autoconvocata presso il municipio ex V.

 


Il resoconto dello sgombero e poi dell'incontro in Municipio

inviato Arturo Iannuzzi, Casale Alba 2

Lunedi 11 maggio

Via delle Messi d’oro, gia'il nome pare un insulto: non luccica nulla qui.

Un mucchio informe di materiale, lamiere, legno, masserizie, cavi, ferri,pietre, Eternit (!) macerie, macerie, macerie
Di fronte alle macerie, al lato opposto della strada ci son loro, mucchietti di gente come stracci scuri al sole sull’asfalto del parcheggio, tanto grande quanto desolato,stanno in mezzo a rifiuti sparsi qua e là. Rifiutati e rifiuti, in simbiosi.
La desolazione ti entra dentro, con l’odore acre di urine e merda. manca tutto ma soprattutto l’acqua, bisogno vitale, oltre alla sete molti di loro hanno la scabbia.E non si sa come lavarsi. dicono siano duecento, ne vedi solo una parte, altri son sparsi nel piazzale, nascosti tra le auto e nei cespugli intorno. Sono di varia nazionalità (la maggior parte del corno d'africa). Gente qualsiasi è accorsa a offrirsi di dare una mano, a capire quel che serve, a offrire quel che si può: indumenti, cibo, cure. si sta cercando il modo di collegare un tubo che spunta da un muretto, potrebbe esser la soluzione, ma non è facile, la valvola è stato chiusa, pare, gia'anni fa, proprio per impedire che la baraccopoli attingesse alla nostra acqua, si proprio così. La nostra acqua. Ci son medici del MEDU, associazioni umanitarie, organizzazioni di base. Qua e là capannelli, si ragiona delle possibili soluzioni, si fa l’elenco dei problemi, è lungo. La politica si affaccia, riconosco due di SEL, ma anche uno di Fratelli d’Italia, nessuna figura istituzionale. Ecco gli ex compagni di LC, quelli di Astra, di Alba2 e del Nodo territoriale Tiburtina. Concitazione. Scende da un furgone una troupe TV – chi siete, domando: Mediaset "dalla vostra parte" E allora sbotto:"ma da quale parte?!"Li cacciamo via. Ma ne arrivano altri, di altre reti, tutti allontanati dalla rabbia dei presenti, compresi due stronzetti della "scuola di giornalismo della LUMSA" accorsi con l'eccitante idea di uno lo Scoop.
Il più attivo qui è Sammy, eritreo, viso segnato e lingua sciolta: parla bene italiano, vive qui da molti anni, è sveglio, fa un po’ da interprete e mediatore; ci dice, fiero, di essere del movimento di occupazione delle case. Parla lui per i rifiutati, loro non parlano, e non è solo per la lingua, c’è anche tanta rabbia e diffidenza. Non tutti gli aiuti sono accettati, quelli che son stati offerti dalle stesse mani ipocrite che han demolito, ieri, respinti al mittente. Meglio di no,meglio il silenzio. Lo stesso che è piombato ieri, quando le ruspe sono andate via , su quella montagna di roba informe, lì di fronte, che era la loro casa , dove è rimasto tutto ciò che negli anni erano riusciti a mettere da parte, compresi soldi e documenti, ma anche arnesi da lavoro. Cose che a loro servirebbero più che mai, oggi, ma come tirarle fuori?!!.
Si forma una fila dietro a un furgone, vengon distribuite coperte e indumenti portati dalla gente, altra fila poi per mangiare qualcosa, seduti per terra: qualche chilo di pasta cotto su un fornello di fortuna messo lì sul marciapiede. Lo stesso marciapiede dove poi affronteranno la notte, dopo aver sparso teli e coperte sull'asfalto

Eppure le dichiarazioni ufficiali dicono che si è riusciti ad eliminare il problema della baraccopoli ed a trovare una sistemazione dignitosa per tutti !!.

La situazione è ben diversa. I posti a disposizione nel centro di accoglienza Baobab erano 60 e la sistemazione tutt'altro che dignitosa. Il resto è qui, in questea condizioni

Chiunque possa avere a cuore questa situazione è benvenuto, in fondo a Via delle messi d'oro c'e' posto solo per chi ha voglia di darsi da fare, col cuore, per tamponare questa ferita.

Mercoledi 13 maggio

Oggi dopo una certa attesa dinnanzi alla sede della Circ.ne di via Tiburtina, blindata e presidiata da due mezzi di PS è stato concesso ad una delegazione di 10 persone di esser ricevute. E così, alle 18,30, dopo aver consegnato i documenti hanno varcato i cancelli, tra 2 blindati, alcuni senzatetto e rappresentanti di associazioni: c'erano Prime, Astra, BPM, Casale Alba2, Comitato lotta per la casa. Ne sono usciti poco più d'un ora dopo visibilmente delusi.

A quanto riferito il prefetto avrebbe declinato, con toni anche arroganti, qualsiasi responsabilità al riguardo. Lo sgombero sarebbe responsabilità del Municipio, cui il Comitato per l'ordine e la sicurezza ha messo a disposizione la forza pubblica. Resta confermato lo stile assolutamente improvvisato dell'operazione, priva di qualsiasi progettualità o pianificazione. Non si è pensato ad un censimento preventivo, ne' è stata programmata la successiva sistemazione delle persone.

Non solo il centro Baobab ne può ospitare solo una parte, ma molti di quelli accolti lì sarebbero stati sistemati in cortile!! Il sistema è al collasso, pare sia stata asserzione ricorrente. Nessuna soluzione è stata prospettata, se non: vedremo, studieremo, affronteremo. Prefetto e presidente del municipio se ne sarebbero anche andati anticipatamente, lasciando la patata in mano al rappresentante dell'assessorato alle politiche sociali.

A fronte di questo nulla all'uscita i diretti interessati si sono poi affidati delle promesse altrettanto vaghe della associazione lì presente, Prime Italia. Constatata questa volontà i compagni si sono almeno per il momento ritirati, pur esprimendo grosse perplessità e preoccupazione, atteso che anche i rappresentanti di Prime non hanno possibilità di offirire accoglienza immediata.

E il permanere del bivacco si prospetta un grosso rischio per l'igiene e la sicurezza (vedi precedenti a Tor Sapienza). Se poi dovesse spargersi la notizia potrebbero arrivare là altri flussi di migranti moltiplicando la portata dei problemi, già seri. Infatti manca ancora l'acqua. E i problemi sanitari non si risolvono certo da soli, come magari vorrebbero i nostri rappresentanti istituzionali.


COMUNICATO

Coordinamento Romano acqua pubblica

 

Sembra una domanda scontata, ma non sappiamo come risponderebbero il Sindaco Marino, i vertici di Acea, il Prefetto Gabrielli, il Presidente del Municipio IV, e tutte le figure responsabili, a vario titolo, del violento sgombero del campo di Ponte Mammolo e dell'attuale situazione dei suoi ex-occupanti.

Aldilà della rassicurante ricostruzione delle dichiarazioni ufficiali la realtà è quella di decine di persone, in maggior parte provenienti dal Corno d'Africa, abbandonate al proprio destino sul piazzale antistante le loro ex-case, lasciati senza servizi igienici e senz'acqua!

I bagni pubblici sul piazzale sono infatti a secco, così come un tubo che spunta da un muretto, e che potrebbe essere una provvisoria soluzione. Pare che la valvola sia stata chiusa anni fa, proprio per impedire che la baraccopoli attingesse alla “nostra” acqua

Ma allora che valore ha la dichiarazione di accesso all'acqua come diritto umano dell'ONU?

Delle due l'una: o le personalità sopra citate non considerano umani coloro che si trovano in queste ore a Via delle Messi d'Oro, o si stanno macchiando della violazione di un diritto umano. Ancora più grave quando a farlo è un medico, sindaco della nostra città e quindi azionista di maggioranza di Acea, che potrebbe fare un'ordinanza immediata di riallaccio, come fatto qualche giorno fa dal suo collega bolognese.

Il coordinamento romano acqua pubblica, come sempre, è dalla parte del diritto all'acqua senza se e senza ma, anche se per tutelarlo è necessario armarsi di attrezzi di idraulica, laddove le istituzioni si trincerano dietro i comunicati stampa.


Coordinamento Romano Acqua Pubblica

craproma.blogspot.it

(1168)

LEAVE YOUR COMMENT

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Vai alla barra degli strumenti