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DE-LIBERIAMO ROMA : Al via il confronto sulle delibere popolari

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DE-LIBERIAMO ROMA

AL VIA IL CONFRONTO PER LE DELIBERE POPOLARI

di Anna Maria Bruni


Prima tappa raggiunta: le delibere di iniziativa popolare consegnate nel luglio scorso con le firme di 32.000 cittadini sono state calendarizzate per avviare oggi la discussione in aula.

Ma non è merito del Consiglio, bensì il frutto della pressione che de-Liberiamo Roma ha fatto nei mesi scorsi, arrivando alla diffida legale e minacciando di chiedere al TAR la nomina di un commissario ad acta. Anche questo è un ulteriore segnale della determinazione con la quale i cittadini intendono irrompere nella politica istituzionale per determinarne le scelte, sbaragliando definitivamente la “terra di mezzo” facendo emergere il “mondo di sotto”.


Consapevoli che al primo punto dell’ordine del giorno vi era la discussione sulle unioni civili che sicuramente non si sarebbe conclusa oggi, a margine del Consiglio il comitato promotore, presenti oggi una trentina di cittadini, ha voluto incontrare i capigruppo Pd e Sel Panecaldo e Peciola e i consiglieri Erica Battaglia (Pd) e Stefàno (M5s), insieme a Gemma Azuni in sostituzione della presidente Valeria Baglio impegnata in aula, per definire l’avvio di un confronto politico sui contenuti delle delibere “compresa – ha garantito Gianluca Peciola – la delibera sul S. Maria della pietà”.

Il percorso prenderà il via con una grande assemblea cittadina mercoledi 21 gennaio alle 15 nella sala della Protomoteca in Campidoglio, in linea con la democrazia partecipativa che fa la sostanza delle delibere, contro le privatizzazioni e i profitti di pochi ai danni dell’intera città.

Questa è l’unica strada per girare radicalmente pagina dalla gestione politica che ha provocato Mafia capitale ed uscire dalla crisi. Le quattro delibere, infatti, propongono nel loro insieme un’altra visione della città e del bene pubblico rispetto ai diktat della finanza e alle politiche di austerità e di privatizzazione. Partecipazione popolare, promozione del bene pubblico e fine dei profitti di pochi. Dalla messa in discussione del Patto di stabilità, al rilancio della scuola pubblica dell’infanzia, alla sottrazione al mercato dell’acqua, dall’uso sociale del patrimonio edilizio, il Consiglio comunale di Roma da oggi ha l’occasione di avviare un vero risanamento del bilancio, investendo in una nuova stagione di diritti sociali e rilancio culturale per la città.

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