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LUCERNARIO AUTOGESTITO : l’occupazione resiste

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LUCERNARIO OCCUPATO RESISTE

lettera aperta degli studenti dopo lo sgombero. Oggi presidio

di Anna Maria Bruni – Fonte video : Sapienza Clandestina


Un’occupazione viva, che ha prodotto incontro, confronto, iniziative, quella del Lucernario occupato, l’ex dopolavoro dell’Università La Sapienza. Un posto come tanti a Roma, dismesso e in stato di abbandono, che gli studenti hanno saputo far rivivere, colorare, in qualche misura ristrutturare, per prendersi uno spazio dove confrontarsi sullo stato dell’Università, sull’organizzazione dello studio, e sulla gestione da parte studentesca. Perché, come continuano a ripetere, “l’università è di chi ci studia, e di chi la abita”. Eppure ieri mattina si sono trovati i cancelli sbarrati, ed il mobilio e il materiale didattico portati via.

Espropriati, ancora una volta, da un luogo che appartiene loro di diritto. Non solo perché studiano in quella Università, ma anche perché si sono rimboccati le maniche per valorizzarlo, contando solo sulle forze e sulla capacità di condivisione che loro stessi hanno saputo mettere in campo.

Perciò hanno detto no, e oggi stesso saranno in presidio dalle 15 in poi, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, dopo aver mandato al Rettore, al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione una lettera aperta che pubblichiamo di seguito, nella quale richiedono un incontro tempestivo per aprire un confronto sull’utilizzo dell'ex dopolavoro, elencando fra le altre le tantissime iniziative che hanno saputo organizzare in questi mesi.

Gli studenti chiedono l’apertura del confronto, il Rettore manda la polizia. Non basterà la partita Italia-Uruguay di questo pomeriggio a distrarre la nostra attenzione dal verificare un cambio di strategia da parte della direzione dell’università, verso gli studenti, che domani alle 11 andranno in corteo fino al rettorato, a pretendere una risposta.
 


 

All'attenzione del Rettore,

del Senato Accademico,

del Consiglio di Amministrazione

dell'Università degli studi La Sapienza

Il 23 Giugno 2014 alle ore sei, per Decreto Rettoriale, sono iniziate le operazioni di sgombero dell' 'ex Dopolavoro' – Lucernario Autogestito. Operai e vigilantes sono entrati negli spazi del teatro portando via tavoli, sedie, computer e materiale didattico, sigillando poi le entrate.
Tale operazione ha impedito l'accesso agli studenti che utilizzano quotidianamente lo spazio e ha negato lo svolgimento di laboratori e corsi universitari del Dipartimento di Musica e Spettacolo che ivi si tengono.
Sono stati anche inspiegabilmente rimossi dal portico antistante i tavoli e le sedie – costruiti con materiali riciclati dagli studenti di Architettura – che lo rendevano a tutti gli effetti un'aula studio all'aperto. Ci preme far notare che lo sgombero non è stato in alcun modo, formalmente o informalmente, preavvisato. Le attività del Lucernario Autogestito sono riprese e sin dalle prime ore le sale studio si sono nuovamente riempite.
La Forza Pubblica è in allerta e un loro intervento è previsto per le prossime ore.


Richiediamo:

   –

   un incontro urgente tra studenti e Rettore in ordine all'utilizzo dell'    “ex Dopolavoro” per trovare una soluzione condivisa da tutta la comunità universitaria evitando l'intervento della forza pubblica
   –

   che gli organi universitari, quali il Senato ed il Consiglio di Amministrazione, siano coinvolti nella discussione sulla gestione dell'ex Dopolavoro, come dovrebbe altresì avvenire ogni qual volta si verifichi un    problema all'interno dell'ateneo


Il Lucernario dopo anni di disuso e abbandono è stato riaperto da un gruppo di studenti nell'autunno del 2013. Da allora è frequentato da centinaia di studenti che vi hanno trovato una soluzione alla carenza dei servizi offerti dall'università. In questi mesi, infatti, il Lucernario non ha mai chiuso le sue porte, sono state organizzate numerose iniziative culturali e ricreative. Studenti provenienti da diversi corsi di studi hanno avuto la possibilità di organizzare momenti di confronto.

E' impossibile enumerare tutte le iniziative che si sono susseguite in questi mesi di quotidiana attività, segnaliamo per conoscenza le più importanti:

  –

   Presentazioni di numerosi libri tra cui: “Utopie letali” del prof. C.    Formenti, “Dove sono i nostri” a cura del collettivo Clash city workers;
   –

   Iniziative culturali e dibattiti tra cui: seminario sul tema dell'immigrazione con R. De Angelis (professore della facoltà di  Sociologia) e G. Bascherini (ricercatore della facoltà Giurisprudenza); “I crimini dimenticati del colonialismo italiano” organizzato dagli studenti della facoltà di Storia;
   –

   Mostra “B.H.A.P” sulle controculture e i movimenti Beat, Hippies, Autonomi, Punk
   –

   Hacklab: laboratorio informatico nato dalla collaborazioni tra studenti di Ingegneria, Fisica, Informatica e altre facoltà;
   –

   Laboratorio teatrale della Facoltà di Lettere a cura di A. Peghinelli: questo laboratorio era costretto a pagare un affitto mentre ha potuto usufruire gratuitamente di questo spazio, di comune accordo con gli studenti;
   –

   2 Aule studio aperte fino a tarda ora e dotate di computer e altri materiali didattici, assiduamente frequentate da un largo numero di studenti (la carenza di biblioteche e di aule è uno dei problemi più
   urgenti dell'ateneo);
   –

   Iniziative artistiche che hanno dato spazio a fotografi, artisti visuali e musicisti emergenti.

Gli eventi hanno visto un'altissima partecipazione dimostrando che vi è realmente l'esigenza, sentita dagli studenti, di avere uno spazio in cui essere partecipi della gestione e della programmazione e di determinare una parte della vita universitaria.


Un'esperienza di questo genere non vogliamo si concluda senza interlocuzione e con il coinvolgimento delle forze dell'ordine. Sono ancora vivide le immagini del 12 dicembre 2013 in cui la celere, entrata all'interno della città universitaria, ha violentemente caricato gli studenti. Un'immagine che non si confà al ruolo che l'università dovrebbe avere nella società, quale luogo di condivisione e confronto.

Tuttavia il Decreto Rettoriale n.1044 si pone in continuità con l'assenza di ricerca di dialogo con gli studenti, proprio perchè autorizza direttamente lo sgombero, chiedendo l'intervento della forza pubblica, senza essere preceduto da nessuna richiesta di confronto o trattativa.


Crediamo che i problemi che si verificano all'interno della città universitaria debbano risolversi con la partecipazione ed il coinvolgimento di tutto il mondo accademico, studenti compresi. Per questo chiediamo che sia fissato un incontro con il Rettore Luigi Frati, e che siano allo stesso modo coinvolti nella discussione gli organi dell'università.

Vi ringraziamo per l'attenzione.


Studenti e studentesse del Lucernario Autogestito

Sapienza Clandestina

Insomnia Lab
 

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