VENT’ANNI (CANZONIERE DEL VALDARNO).
Il Canzoniere ha partecipato a decine e decine di concerti tra il 1976 al 1979 nelle Feste dell’Unità in mezza Italia a cantare “Bandiera Rossa la trionferà” con un ottimo successo. Grazie ad Enzo Brogi, ex-sindaco di Cavriglia, nel 2001 è stato pubblicato su CD “Terra Innamorata” un lavoro del 1976/1977 già stampato su vinile in quegli anni. Per l’occasione in una casa del popolo di una piccola frazione, alla presenza di alcuni protagonisti dell’epoca, il Canzoniere del Valdarno si ricompose eccezionalmente per suonare alcuni brani. Purtroppo Luciano Morini era già scomparso alcuni anni prima.
Questa volta i compagni
hanno perso davvero
trionfa il cane nero
sbava di rabbia vecchia e di livore.
non c’è neppur rimasto
dove piangere i morti e gli arrestati
era finita, era cominciato
un ventennio di terrore.
Non di silenzio – qualcheduno ancora
finì in galera, qualcun’altro ancora
scappò in Francia, qualcuno si nascose
in camera e qualcuno giù in miniera
morì sotto una frana, e qualcheduno ci fu…
(sì qualcheduno nella storia c’è sempre,
non è storia d’eroi ma d’uomini,
grumi di carne e sangue, di cervello
e di paura) qualcheduno ancora tradì, fece il saluto,
il giuramento, vestì di nero la famiglia tutta,
qualcheduno… ci fu.
La storia non è bella, non è brutta,
è storia che cammina: qualcheduno
resta, che scava, vecchia talpa, vecchia
musica, vecchia bella rossa,
bandiera chiusa a chiave in un cassetto!
Qualcheduno ci fu: tessevan fila
scrivevan fogli, mormoravan frasi:
resiste l’Eritrea, Antonio è morto
Gramsci e la Francia è tutta rossa,
e la Spagna, la Spagna! Qualcheduno
partì di notte, andò con le Brigate
Internazionali, verso un’altra terra martoriata,
un’altra terra innamorata alle porte di Madrid,
a finire la partita incominciata
a un passaggio a livello, nel Ventuno.
Poi la fame, il dolore, poi ancora la guerra.
Poi qualcheduno diventaron tanti…
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