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Diritto alla Liberazione. Non si lavora il 25 aprile

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DIRITTO ALLA LIBERAZIONE

Riuscitissima manifestazione al centro commerciale Cinecittà Due, i lavoratori hanno risposto all'appello dell'Unione Sindacale di Base e sono stati accolti dagli applausi e dalla solidarietà dei collegi impegnati a lavorare nel giorno di festa.



I manifestanti hanno improvvisato un corteo che si è snodato lungo tutto il centro commerciale, accompagnato da slogan sulla resistenza e sulle condizioni disagiate di chi lavora in queste nuove fabbriche metropolitane. Al termine del corteo lavoratori e delegati di base si sono radunati nella piazzetta al piano terra dove avvocati, giuristi e delegati USB hanno tenuto una lezione di diritti che ha catalizzato l'attenzione di clienti incuriositi e si è conclusa tra gli applausi.

 

Tutti i paesi hanno un giorno di festa dedicato ai valori fondamentali intorno ai quali si riconosce la comunità nazionale. E il giorno della Liberazione significa per il nostro paese democrazia e dignità, diritto alla resistenza in difesa della giustizia e della libertà. Ma per molti lavoratori festeggiare questi valori non è più possibile: le aziende e i sindacati concertativi si sono accordati per abolire questo giorno di festa.

 


Oggi USB, insieme ai lavoratori, ha praticato la resistenza a questo scempio che ha come unico scopo quello di ridurre le nostre vite a mere relazioni mediate dal denaro, annullando di fatto socialità, solidarietà e diritti fondamentali come appunto il diritto alla festa. Alla festa che ricorda la liberazione di questo paese dal nazifascismo.

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