\r\n LA SINISTRA ED I NUOVI MEDIA \r\n\r\n Dibattito alla Festa Nazionale di Liberazione il 14.07.2012\r\n\r\n Parte quarta: Lorenzo Zamponi – Il Corsaro Info\r\n\r\n\r\n Quale la risposta delle sinistre di fronte alle sfide lanciate dai nuovi mezzi di informazione e da forme inedite di comunicazione e partecipazione politica? La crisi di una stampa critica a sinistra e delle tradizionali pratiche della costruzione di consenso possono essere lette come prodotto di un “ritardo” rispetto a nuovi soggetti che da questi nuovi mezzi e linguaggi prendono le mosse? Simili domande hanno fatto da filo conduttore del dibattito organizzato lo scorso 14 luglio a Marina di Pisa da la Prospettiva. Un confronto che prende le mosse dall’urgenza di mettere sul piatto una questione decisiva per il futuro delle sinistre italiane in un quadro di radicale mutamento dello stile, dei confini e del modo stesso di intendere il fare politica come costruzione di un discorso critico e pratica concreta di cambiamento dell’esistente. I successi e le criticità di una transizione a forme di Web Politik in Europa e nel mondo si pongono al centro di una riflessione che investe innanzitutto i movimenti e i nuovi soggetti politici con cui le sinistre devono misurarsi. Dalle primavere arabe ai movimenti degli Indignados e di Occupy#, fino ai nuovi soggetti ‘anti-partito’ come i Piraten tedeschi e i 5stelle italiani, le nuove forme di comunicazione politica di massa attraverso il web rappresentano una cifra comune e inedita la cui portata è apparsa dirompente in termini di costruzione del consenso e coinvolgimento attivo dei cittadini rispetto ai tradizionali strumenti della propaganda. Una trasformazione radicale delle pratiche di partecipazione e di militanza politica che le forze della sinistra, in Italia più che in altre esperienze europee, sembra non abbiano colto nella sua potenzialità ed urgenza, scontando un ritardo tanto più grave quanto determinante per l’elaborazione di un’alternativa politica diffusa, inclusiva e rispondente all’impellente bisogno di cambiamento. Alla luce di questa problematica, in che modo esperienze di giornalismo e informazione indipendente, attraverso le potenzialità del web, possono costituire il terreno diffuso, seppure accidentato, per un punto di vista critico che debba essere alla base di un reale dibattito e confronto sulle alternative possibili ad un sistema supportato dai grandi media? Come spiegare il fatto (paradossale?) che proprio in questi anni in cui si sono moltiplicate esperienze innovative di comunicazione e informazione tali da creare nuovi spazi di critica, coinvolgimento, se non di partecipazione attiva per i cittadini, la “sinistra” sembri al contrario scontare un distacco progressivo da quelle forze e da quei fermenti che in una trasversale domanda di democratizzazione trovano la loro cifra comune? Ricchi di spunti e tante nuove domande, ma con la volontà di abbozzare, allo stesso tempo, alcune risposte ed effettive proposte, i contributi di Jacopo Venier (libera.tv), Ciccio Auletta (pisanotizie.it), Fabio Sebastiani (controlacrisi.org) e Lorenzo Zamponi (ilcorsaro.info) ci hanno offerto un punto di vista trasversale su tutti i punti chiave aperti dal tavolo: dalla lotta quotidiana tra le nuove realtà di un’informazione indipendente a sinistra e lo strapotere oligarchico dei grandi media nazionali, gli errori e le colpevoli insufficienze delle forze politiche e sociali di sinistra nel sostenere e promuovere una rete di informazione libera e alternativa ai poteri forti, per arrivare alle nuove sfide e opportunità che le tecnologie informatiche aprono alla stampa e all’iniziativa politica in termini di socializzazione delle lotte e democratizzazione degli strumenti di partecipazione. Un dibattito che non vogliamo si fermi ad una semplice testimonianza ma che ci auguriamo possa continuare: il forum che offriamo sulle pagine de La Prospettiva vuole esserne un primo strumento.\r\n\r\n\r\n Per ulteriori info: http://www.laprospettiva.eu\r\n
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