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Anti mafia – A Palermo sfidano le agende rosse

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A Palermo sfilano le «agende rosse»:

da via D'Amelio al Castello Utveggio


In testa Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso: dedizione a Paolo e alla causa della verità


PALERMO – È partito da via D'Amelio il corteo delle Agende rosse, circa un centinaio, con in testa Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso, che salirà lungo le rampe di Monte Pellegrino fino al castello Utveggio, luogo da cui si pensava fino a qualche tempo fa fosse partito il segnale per azionare la bomba che uccise Paolo Borsellino e la sua scorta nel 1992.

CASTELLO UTVEGGIO – «È un sacrificio – ha spiegato Borsellino – che io chiedo al popolo delle agende rosse, almeno a quelli che possono sopportare questo sforzo. È una prova di dedizione a Paolo e alla causa della verità e della giustizia. Il castello Utveggio, anche se non è stato il luogo da cui è stato comandato il detonatore, è un simbolo visto che sicuramente lì c'era un centro del Sisde». «Da lì qualcuno avrà visto la colonna di fumo il 19 luglio 1992 e avrà comunicato a chi di dovere che l'attentato era andato a buon fine. Castello Utveggio – ha ribadito – è un simbolo di verità e giustizia che ancora non arrivano».

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