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Mediterraneo mare di rivolte

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Comunicato Stampa

MEDITERRANEO MARE DI RIVOLTE EL GENERAL, RAPPER MILITANTE, SIMBOLO DELLA RIVOLTA GIOVANILE IN TUNISIA IN CONCERTO A ROMA

Sabato 21 maggio 2011

CSOA SPARTACO – Via Seliniunte 57

Ore 18.00 Incontro

Con: El General, rapper tunisino,
partecipano: Fabio Alberti, Portavoce FdS Roma, Carovana Uniti per la Libertà, Convoglio Restiamo Umani (Co.R.Um) .
Coordina: Geraldina Colotti, giornalista de “Il Manifesto”.

Ore 21 Cena sociale

Ore 22 Concerto di El General.

L’incontro è organizzato dal Collettivo Pace e Solidarietà Internazionale del PRC di Roma e dal CSOA Spartaco – ACTION diritti in movimento.

Un popolo di giovani, disoccupati, precari senza futuro, gli stessi che alla ricerca di una possibilità di vita approdano sulle nostre sponde, quando non affogano nel Mediterraneo, ha cacciato un dittatore che con l’appoggio europeo ed italiano dominava la Tunisia da 23 anni.
La Tunisia, ha dato avvio ad un movimento di rivolta che ha contagiato l'intero mondo arabo. La disoccupazione tra i giovani, molti dei quali laureati, che tra il 2010 e l'inizio del 2011 ha sfiorato il 30%, l'apertura incontrollata al capitale straniero, la mancata diversificazione economica che ha indebolito il paese, la distanza tra Tunisi e le regioni del sud, hanno scatenato la protesta portando ad un governo di transizione che, da poco in carica, deve già far fronte a nuove proteste.
Dopo la rivolta tunisina le popolazioni del Mediterraneo sono piu vicine. Attraverso il conflitto, le rivolte e i movimenti dobbiamo costruire un futuro diverso, senza respingimenti, repressione, dittature. Un Mediterraneo ingovernabile fatto di diritti, culture diverse e democrazia.
In questo contesto politico e sociale, si colloca la protesta del cantante rapper tunisino, El General, al secolo Hamada Bin Omar, 23 anni, simbolo della rivolta giovanile del paese, che è stato arrestato dalle autorità tunisine, accusato di essere ostile – nella fattispecie col brano "Rais LeBled" (Presidente del Paese) – al governo guidato da Zin el-Abidin Ben Ali, impegnato nella violenta repressione delle ribellioni popolari nelle maggiori città del Paese nordafricano dopo un brusco ed improvviso rincaro dei beni di primo consumo. Il rapper è molto critico con il governo tunisino e nel testo della canzone, diventata ormai la colonna sonora della protesta dei disoccupati di Sidi Bouzid che ha coinvolto il resto del paese, accusa il presidente Ben Ali di aver rubato soldi alla povera gente, di violare tutti i principi contenuti nella Costituzione tunisina, di reprimere la libertà di stampa e di espressione e di essere violento contro la popolazione.

Per informazioni, comunicazioni:

Collettivo Pace e Solidarietà Internazionale
Fabio Alberti, 3483313233
Federica Cresci, 3398180878
collettivopacesolint.prcroma@gmail.com

CSOA Spartaco [Centro Sociale di ROMA] – ACTION diritti in movimento
Alessandro Luparelli, 3332581135
Davide, 380523990
a.luparelli@libero.it

Hamada Bin Omar, rapper militante, 22 anni, di Sfax, in arte El Général, è uno dei tanti ragazzi che sui blog hanno contribuito a risvegliare la rivoluzione in Tunisia, a 70 km dall'Italia, dove una generazione di giovani ha cacciato il dittatore Ben Ali, che governava da oltre 20 anni.
El General è diventato uno dei simboli della rivolta, sulla sua pagina facebook ha più di 140.000 fan, dopo che il 7 gennaio una squadra di 40 poliziotti del regime di Ben Ali lo ha arrestato per due sue canzoni.
La prima canzone si chiama Tounes Bladna, che vuol dire "la tunisia è il nostro paese". Ed è un duro atto d`accusa contro il regime e la corruzione, uscito all`indomani delle rivolte di Sidi Bouzid, dove il 17 dicembre un diplomato disoccupato si è suicidato dandosi fuoco davanti alla prefettura dopo che la polizia gli aveva sequestrato l

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