PRIMO MAGGIO PRECARIO
In occasione del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, Libera Tv ha incontrato Maurizia una lavoratrice licenziata insieme a una cinquantina di colleghi da Italia Lavoro Spa, l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, totalmente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dopo anni di precariato i lavoratori sono stati licenziati per aver inviato le lettere richieste dall’articolo 32 del Collegato Lavoro per poter impugnare le cessazioni o le violazioni dei rapporti di lavoro a termine. Maurizia ci ha raccontato che tra i licenziati ci sono anche una donna incinta al sesto mese e un uomo che ha subito una delicata operazione al cervello dal quale si deve ancora riprendere. Inoltre, come denunciano i lavoratori del Comitato Licenziate e Licenziati da Italia Lavoro: «tutto questo mentre ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi vi sono in Italia Lavoro altri 500 collaboratori i cui contratti sono in scadenza». Un uso sistematico del precariato per un’azienda a totale partecipazione pubblica che ha come mission la promozione e la gestione di azioni nel campo delle politiche del lavoro, dell’occupazione e dell’inclusione sociale. Giovedì mattina (28 aprile) i licenziati di Italia Lavoro hanno manifestato fuori dalla sede dell’agenzia senza ottenere risposte. Così nel pomeriggio decine di ex lavoratori di quella che è stata denominata per l’ occasione “Italia senza Lavoro”, insieme ai Punti San Precario Roma, hanno deciso di andare direttamente dal ministro del Lavoro Sacconi, presente a un convegno presso la sede nazionale del Cnel, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, esponendo lo striscione “Le politiche attive di Italia Lavoro Spa: i precari s-collegati dal lavoro” e spiegando a tutta la sala la loro condizione. La contestazione, che ha dato visibilità alla vertenza, ha portato il ministro Sacconi a invitare i vertici del’Italia Lavoro ad aprire un confronto con le organizzazioni sindacali. Intanto i lavoratori hanno fatto causa alla società.
Servizio di Ylenia Sina
Immagini di Roberto Pietrucci
Montaggio di Simone Bucci
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