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Studenti in piazza

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STUDENTI IN PIAZZA
Roma, 8 ottobre 2010.

Studenti in piazza contro la riforma Gelmini in scuole, università ed enti di ricerca, con gli scioperi indetti da Flc-Cgil e Unicobas e manifestazioni della Rete degli Studenti organizzate in tutta italia.
La protesta, spiega il sindacato, riguarda i tagli, la crisi della formazione professionale, l’incertezza all’avvio del nuovo anno scolastico.
La Rete degli Studenti manifesta in oltre 50 città, da Aosta ad Agrigento: “Rimuoveremo le macerie create da Gelmini e Tremonti e daremo inizio alla ricostruzione della scuola: chiediamo investimenti nell’istruzione, provvedimenti per l’edilizia scolastica e il diritto allo studio, più diritti agli studenti invece di provvedimenti spot sulla disciplina e una ‘finta’ riforma che non fa altro che tagliare tutto il possibile”, si legge in un comunicato.

(AGI) – Roma, 8 ott. – “Oggi oltre 300.000 studenti sono scesi nelle piazze in 90 cortei in tutte le regioni italiane, e’ un dato significativo che promette un autunno caldo”. Lo affermano in una nota i rappresentanti di Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario. “La Gelmini non puo’ limitarsi a dirci, come fa da due anni, che abbiamo vecchi slogan – continuano i rappresentanti Uds – sono loro che da venti anni sono al governo e rappresentano ormai una brutta pagina di storia del nostro paese. Noi giovani siamo intenzionati a riprenderci il futuro a partire dalle nostre proposte come quelle che abbiamo presentato da tempo contenute nell’Altrariforma. Consigliamo alla Gelmini di leggersele per capire finalmente i problemi della scuola (a questo Link)”. Gli studenti rispondono anche a Cicchitto: “Non provi a mettere la polvere sotto al tappeto, a nascondere i veri problemi delle giovani generazioni.
raccontandoci di una nuova ‘strategia della tensione’. Chi agisce in modo violento e’ fuori dal nostro movimento”. In Sicilia, spiega ancora la nota dell’Uds, “la mobilitazione ha visto in prima linea tanti piccoli centri di provincia – oltre 15 cortei – oltre alla citta’ di Palermo dove 10.000 studenti erano in piazza” Mentre “in Campania oltre 70.000 studenti hanno partecipato ai cortei di Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Agropoli” fa sapere Angelo Buonuomo coordinatore regionale UdS. A Napoli davanti all’universita’ Federico II una decina di studenti travestiti da carcerati portano lo striscione ‘Chi apre una scuola chiude una galera’.
Gli studenti hanno lanciato rotoli di cartaigienica a simboleggiare “la scuola pubblica a rotoli”. Anche in Puglia “la partecipazione e’ stata alta: 10.000 studenti a Bari, 500 a Foggia, 5.000 a Lecce, 3.000 a Brindisi. A Bari il corteo si e’ concluso con un’assemblea davanti alla presidenza della regione dove una delegazione di UdS e Link e’ stata ricevuta dall’assessore Alba Sasso”. “Abbiamo ottenuto una conferenza regionale sul diritto allo studio entro dicembre, per stabilire le priorita’ di spesa” afferma Matteo Pagliarulo dell’UdS Puglia. A Roma oltre 30.000 studenti in corteo fino al ministero e nel nord est gli studenti di Trieste, Gorizia, Monfalcone sono scesi nelle piazze con numeri consistenti che sfiorano le 10.000 presenze.
“Gli studenti dicono’ no’ a un governo che pensa che distruggere il futuro del Paese non abbia prezzo” dichiara Riccardo Laterza dell’UdS Trieste. A Torino “abbiamo lasciato alle istituzioni delle buste vuote per segnalare la carenza delle borse di studio” fa sapere il movimento LAST. Il corteo torinese si e’ poi concluso davanti a Palazzo Nuovo, dove gli studenti si sono dati appuntamento per il 14 ottobre e al 16 ottobre a Roma per il corteo Fiom.

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