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NO EXPO : aggrediti militanti di Opposizione CGIL

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NO EXPO : AGGREDITI I MILITANTI DI OPPOSIZIONE CGIL

Il video che documenta come è stato impedito di manifestare

L’articolo di Contropiano

C’era stata polemica aspra, dentro la Cgil e fuori, sulla decisione di convocare una riunione del direttivo della confederazione all’interno dell’Expo. Tanto che Maurizio Landini e la sua area avevano annunciato che non avrebbero partecipato alla riunione. A molti era sembra una tardiva “leccata” al governo Renzi, nonostante proprio all’Expo siano state messe in pratica alcune delle peggiori “innovazioni” contenute nel Jobs Act, fino al lavoro gratuito.

Ma stamattina la polizia – e chi la dirige – hanno fatto vedere che non c’è spazio per nessuno, neanche per i sindacalisti critici all’interno della cgil.

Alcuni delegati dell’opposizione interna si sono infatti presentati ai cancelli dell’Expo volantinando e magafonando tra la gente in fila. Cinque dirigenti invece – quattro componenti del Direttivo più un invitato (Sergio Bellavita, Eliana Como e altri tre) – sono entrati e si sono diretti sull’ormai “famoso” Decumano per volantinare tra i visitatori ed esponendo uno striscione con su scritto: “Exponiamoci contro la fiera dello sfruttamento”.

La polizia è a quel punto accorsa in forze con molta brutalità, strattonandoli per strappar loro i volantini e portandoli di peso negli uffici per identificarli, per alcuni è scattata l’accusa di “resistenza a pubblico ufficiale”. La segreteria della Cgil, fino a questo momento, non ha nemmeno ritenuto di dover stigmatizzare l’aggressione poliziesca.

La dichiarazione di Sergio Bellavita

Susanna Camusso ha deciso di tenere una delle due giornate del massimo organismo dirigente Cgil dentro Expo. Il senso di questa scelta è chiaro, affermare una precisa posizione di campo rispetto al tema delle grandi opere, del rapporto con il territorio e l’ambiente ma si potrebbe dire rispetto, più in generale, alle politiche economiche e sociali. Camusso porta il direttivo Cgil dentro un luogo ormai simbolo, laboratorio, delle nuove frontiere dello sfruttamento del lavoro. Migliaia di giovani hanno lavorato gratis, grazie all’indecente accordo sindacale che ha reso possibile, per la prima volta nella storia della Repubblica, il lavoro gratuito. Lo ha fatto utilizzando il famigerato Art.8 di Sacconi che consente di derogare alle leggi dello stato, in peius ovviamente. A breve calerà il buio totale sul futuro di quei migliaia di giovani a cui le multinazionali hanno dato una mancetta. Così come l’enorme area perderà ogni interesse per gli avvoltoi del cemento e della costruzione. Nulla di nuovo, è il paese piccolo piccolo di sempre. Il parterre di Expo ha già ospitato il partito democratico e gli industriali di Confindustria riuniti nella loro assemblea annuale. Entrambi autori e complici del saccheggio perpetrato ai danni della collettività, entrambi smaniosi di ricavare il massimo profitto dall’ipocrita esposizione internazionale governata dalle multinazionali. Forse Susanna Camusso si sente in buona compagnia, noi no. La distanza che intercorre tra i vertici della Cgil e i movimenti di popolo che difendono il territorio, l’ambiente e la salute combattendo contro la voracità e la violenza di corposi interessi, con questa scelta diventa abissale. E per questo la combatteremo. Non accetteremo mai che la Cgil diventi un padiglione di Expo.

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