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NAOMI KLEIN : Una Rivoluzione ci salvera’ – Ambiente e Capitale

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UNA RIVOLUZIONE CI SALVERA'

Naomi Klein a Roma per presentare il suo ultimo libro

Servizio di Roberto Pietrucci per LiberaRete su Libera.Tv


Presentazione del libro

UNA RIVOLUZIONE CI SALVERÀ
Perché il capitalismo non è sostenibile
Ed. Rizzoli

Giustizia climatica, conflitti, nuovi paradigmi
VERSO PARIGI 2015

ORARIO E LUOGO

4 FEBBRAIO ORE 17.30
Auditorium Santa Croce
C/o CANTIERE RIGENERAZIONE URBANA SPIN TIME
Via Statilia n.15 / Metro Manzoni

Il prossimo 4 febbraio l’attivista, blogger e scrittrice canadese Naomi Klein, autrice dei best seller No Logo e Shock Economy, sarà a Roma per presentare il suo nuovo e attesissimo libro “Una rivoluzione ci salverà – perché il capitalismo non è sostenibile” edito da Rizzoli.

IL LIBRO

Durante l’iniziativa l’autrice parlerà della prospettiva contenuta nel testo: la necessaria e rinnovata ribellione al sistema economico da parte dei movimenti ecologisti che mettono al centro del modello non l’accumulazione di profitto ma la giustizia ambientale e sociale. Un new deal, quello disegnato dalla Klein, che muova i suoi passi dalle comunità in lotta contro gli impatti ambientali, socio-sanitari ed economici di un sistema assolutamente insostenibile: quello capitalista.

Sullo sfondo, come minaccia ineludibile e altrettanto ineludibile sprone al cambiamento, il “caldo e tempestoso futuro” a cui il genere umano si è auto condannato con i crescenti livelli di emissioni di gas serra: un processo di riscaldamento globale destinato ad avere conseguenze catastrofiche su milioni di persone in tutto il mondo. Secondo la Klein “la crescita ad ogni costo sta uccidendo il pianeta. La rivoluzione non è piu una questione ideologica. È una questione di sopravvivenza”. In questo scenario, solo “una fede incrollabile nell’uguaglianza dei diritti di ogni persona […] separeranno la civiltà dalla barbarie.”

I TEMI DEL LIBRO NELL’AGENDA POLITICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

In un momento in cui anche in Italia le lotte ambientali contro l’implementazione degli ultimi provvedimenti governativi, primo tra tutti il decreto Sblocca Italia, ormai convertito in legge a colpi di fiducia, stanno vivendo un nuovo momento di vitalità e articolazione sociale, l’iniziativa fornisce una preziosa occasione di riflessione in vista del vertice sul clima (la 21° Conferenza delle Parti ONU) in programma a Parigi alla fine del 2015. Sull’appuntamento parigino sarà infatti rivolta l’attenzione, a 6 anni dal vertice di Copenaghen, di media, comunità internazionale, governi, movimenti e grossi attori economici, attorno alla necessità, ribadita dalla scienza, di varare in tempi stretti e certi una strategia globale vincolante per il taglio delle emissioni clima-alteranti.

Tagliare le emissione di gas serra vuol dire ripensare le fondamenta stesse del modello produttivo e di consumo, attraverso processi di conversione ecologica reale che investano il modo di produrre e consumare risorse, energia, merci, etc. “Rimuoviamo il problema clima perché abbiamo paura – incalza l’autrice – e perché se accettassimo la piena realtà di questa crisi saremmo costretti a cambiare tutto”.

L’INIZIATIVA

L’evento si terrà a Roma a partire dalle ore 17.30 presso l’Auditorium Santa Croce, ubicato all’interno delCantiere di Rigenerazione Urbana Spin Time, a Via Statilia 15, adiacente alla Metro Manzoni.

A moderare l’iniziativa sarà Marica Di Pierri, presidente del CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali aperto a Roma dal 2007 e portavoce dell’Associazione A Sud che da oltre 10 anni lavora nell’accompagnamento e nel sostegno delle comunità locali attive per la giustizia ambientale tanto in Italia quanto nei sud del mondo.

All’iniziativa saranno presenti attivisti delle principali reti sociali attive nella difesa del territorio, del diritto alla salute e della giustizia sociale: dal movimento di lotta per il diritto all’abitare Action allacampagna italiana Stop-TTIP, trattato di libero commercio attualmente in via di negoziazione tra Ue e Usa, dalla campagna Stop Biocidio, al lavoro nella terra dei fuochi contro il modello di gestione del ciclo dei rifiuti, al coordinamento nazionale No Triv in prima linea contro le politiche energetiche nazionali basate sull’ampliamento della frontiera estrattiva.

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