Home Attualità Esteri BREXIT: Battuta l’Europa dei scarifici ma il difficile comincia ora – Controcorrente
BREXIT: Battuta l’Europa dei scarifici ma il difficile comincia ora – Controcorrente

BREXIT: Battuta l’Europa dei scarifici ma il difficile comincia ora – Controcorrente

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GRAN BRETAGNA DIVISA IN TRE

I lavoratori ora si dovranno scontrare con Farage e Johnson

Presa di posizione dell’Associazione Controcorrente


Urne BrexitGli elettori britannici, hanno detto No, non a un’astratta idea di ‘europeismo’, ma all’Unione Europea dell’austerity, della tecnocrazia, dei sacrifici. La reazione dei mercati finanziari è violenta. La sterlina crolla ai livelli più bassi mai toccati dagli anni ‘80, crolla il prezzo del petrolio, crollano le borse asiatiche. Ma più che una conferma delle tesi catastrofiste dei fautori del remain si tratta di un fenomeno legato alla logica caratteristica della finanza, la stessa per cui ogni volta che negli USA diminuisce la disoccupazione Wall Street va giù. I mercati finanziari esprimono il proprio punto di vista, che di solito non coincide con gli interessi del popolo.

Il voto fotografa una Gran Bretagna divisa in 3: un terzo degli elettori ha votato sì alla Brexit, un terzo no, un terzo si è astenuto, probabilmente perché pensa che l’esito del referendum non cambierà la situazione. Vedremo nel prossimo anno chi ha avuto ragione, ma è probabile che questo risultato finirà per sfatare molti miti. Da una parte il mito dell’Europa come condizione necessaria per la crescita economica. La Gran Bretagna non è la Grecia e può benissimo fare a meno di Bruxelles, come del resto ha fatto a meno dell’euro. Dall’altra il mito dell’uscita dall’euro come scelta salvifica. In un paese in cui la minaccia di 40mila licenziamenti nel settore dell’acciaio finora non ha suscitato alcuna reazione sociale i lavoratori affrontano le conseguenze della rottura in una posizione di debolezza. Dunque per trarre qualche beneficio dalla Brexit dovranno sudarselo e scontrarsi anche con Farage e Boris Johnson.

Se dal punto di vista economico da oggi, aldilà dell’inevitabile scatenarsi della speculazione finanziaria, non cambierà nulla (l’uscita effettiva avverrà tra 2 anni), dal punto di vista politico cambia molto. Il vento di Londra tra pochi giorni spirerà sulla Spagna e la crisi greca, sul punto di riaffacciarsi, verrà affrontata in un contesto completamente diverso da quello di un anno fa. Dal nostro punto di vista il vero interrogativo è se e come i lavoratori britannici ed europei saranno capaci di interpretare un ruolo politico indipendente, senza farsi arruolare dalla tecnocrazia europeista né dall’antieuropeismo reazionario, e di trarre vantaggio dalla crisi di un progetto di unificazione nato contro di loro.

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LiberaRete Associazione di Promozione sociale LiberaRete

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