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Federazione patri-arcaica. La voce alle autoconvocate

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FEDERAZIONE PATRI-ARCAICA. LA VOCE ALLE AUTOCONVOCATE.
Roma, 30 gennaio 2011.

Le donne della Federazione della Sinistra si sono auto-convocate a Bologna per denunciare le violazioni delle regole statutarie ed organizzare la battaglia politica e culturale contro il patriarcato.
Assemblea autoconvocata a Bologna

In un documento, deciso nella sessione di scuola di politica del Forum
donne PRC a Palinuro ai primi di settembre, e sottoscritto da oltre 50
donne di cui molte non iscritte ad alcun partito, avanzavamo alcune
osservazioni critiche sul percorso della Federazione della Sinistra:
critiche relative ad una sorta di autoreferenzialità politicista e,
conseguentemente, ad una sorta di autoconservazione di ristretti
gruppi politici e di chiusura ai movimenti, reti, associazioni.

Ci sembrava, inoltre, che lo stesso nome generico (Federazione della
Sinistra) non contenesse nemmeno l’idea – e meno che mai il progetto –
di un’alternativa di società.

Spesso unire ciò che c’è non serve, nemmeno probabilmente sul piano
elettorale, se non APPAIONO evidenti progetto di trasformazione,
percorsi condivisi, pratiche alternative, passione, ricostruzione di
soggettività politica.

Dal nostro punto di vista, la ‘chiusura’ della FdS ci appariva
soprattutto nel suo carattere di luogo maschile, di spazio
dell’autorappresentazione del genere dominante, di piccola riserva
patriarcale.

Perché così non fosse, proponevamo due cose elementari: l’adesione
possibile di donne fuori dalle quote dei partiti attraverso reti
autorganizzate e l’elezione di due portavoce di genere differente
(uomo e donna).

Davamo ingenuamente per scontata la presenza paritaria dei due generi,
necessaria non perché pensiamo che di per sé sia garanzia
dell’intreccio tra femminismo e sinistra, ma per un elemento di
civiltà, quale la democrazia di genere. Una sorta di precondizione per
l’agire politico di un soggetto alternativo.

Così non è stato e non è, come sappiamo tutte. Si è arrivati nel
congresso a proclamare una semplice norma antidiscriminatoria, subito
violata alla elezione del primo consiglio nazionale. Si è arrivati,
durante il primo consiglio nazionale, al grottesco di mettere in
votazione se una donna potesse ‘aggiungersi’ alla presidenza dov’erano
insediati per volontà divina e diritti ereditario tre dei quattro
cofondatori. Proposta bocciata.

Non ci stiamo, non abbiamo tempo da perdere, questa ginnastica non ci
interessa. Non vogliamo essere complici. Il tempo è scaduto.

Ci interessa una sinistra alternativa, anticapitalistica,
antipatriarcale, diffusa, sociale, culturale. Una sinistra di
movimento. Una sinistra sessuata. Una sinistra delle differenze.

La nostra non è una storia di obbedienza né di silenzio.

Ci autoconvochiamo per discutere di teoria politica, di forme di
organizzazione, di costruzione di una rete autonoma e autorganizzata
di donne (aperta anche ad uomini) che, al di là di aree e partiti di
riferimento, hanno a cuore la ricostruzione della sinistra come grande
questione sociale, politica, culturale, teorica e simbolica.

Servizio di Jacopo Venier
Montaggio di Simone Bucci

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Comment(3)

  1. X RED MOSQUITO :SE CERCAVI LE VELINE O LE ESCORT HAI SBAGLIATO SIA VIDEO CHE TEMA!!rnSE TI CAPITA, VIENI ALLA PROSSIMA CONVOCAZIONE, E FORSE IMPARERAI A RISPETTARE LE PERSONE PER LE LORO IDEE E NON PER LA LORO ANAGRAFE.

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